Le interferenze negli impianti

Quando si sente parlare di interferenza si pensa quasi in maniera naturale a un fastidio, magari lieve e difficile da identificare con chiarezza, ma persistente fino al punto in cui gli effetti iniziano a palesarsi creando non poche difficoltà a chi si ritrova a subirne le conseguenze.

E la progettazione non è immune da questo fenomeno. Se il progettista sottovaluta l’interferenza, sarà l’installatore (e successivamente il Committente) a doverne pagare le conseguenze.

Le quote di installazione dei diversi impianti vanno definite tenendo in considerazione diversi aspetti: le caratteristiche costruttive degli elementi, i fenomeni fisici alla base del funzionamento degli impianti, le modalità operative di installazione, i tempi a disposizione per la realizzazione dell’opera e chi più ne ha più ne metta.

Ma in un mare agitato dalla mancanza di informazioni e requisiti tecnici, in cui difficilmente il Committente stesso conosce la rotta da seguire, cosa si può pretendere dal progettista?

Mettere da parte l’ansia della consegna, ritagliandosi un piccolo spazio temporale per “pensare” oltre al fare, fornendo la dovuta importanza a quegli aspetti che difficilmente sono visibili ad occhio nudo negli elaborati ma che consentiranno di concludere le attività commissionate dal Cliente senza grossi intoppi, potrebbe essere un buon inizio.

Anche se forse il Committente non se ne accorgerà.


Ing. Agostino Capasso