Grado di protezione

Grado di protezione.

Cosa si intende per impianto stagno?

Tecnicamente, nulla.

I componenti di un impianto elettrico devono essere adatti al luogo di installazione, come ogni installatore dichiara quando compila la dichiarazione di conformità alla regola d’arte secondo il DM37/08. Uno dei parametri principali affinché il componente sia idoneo all’ambiente è un conveniente grado di protezione IP, che viene espresso da un numero di due cifre.

La prima si riferisce alla protezione contro la penetrazione di corpi solidi e varia da 0 a 6 secondo il seguente elenco:

0. Non protetto
1. Protetto contro l’accesso della mano
2. Protetto contro l’accesso del dito
3. Protetto contro l’accesso con un attrezzo
4. Protetto contro l’accesso con un filo
5. Protetto contro l’accesso della polvere
6. Protetto totalmente contro l’acesso della polvere

La seconda cifra riguarda la protezione contro i liquidi e varia da 0 a 8:

0. Non protetto
1. Protetto contro la caduta verticale di gocce d’acqua
2. Protetto contro la caduta di gocce d’acqua con inclinazione massima di 15°
3. Protetto contro la pioggia
4. Protetto contro gli spruzzi
5. Protetto contro i getti d’acqua
6. Protetto contro i getti d’acqua potenti
7. Protetto contro gli effetti della immersione temporanea
8. Protetto contro gli effetti della immersione continua

Il grado di protezione IP serve inolte per definire la protezione degli involucri contro i contatti diretti e a tal fine si utilizzano le seguenti lettere:

A. Protetto contro l’accesso con i dorsi della mano
B. Protetto contro l’accesso con il dito
C. Protetto contro l’accesso con un attrezzo
D. Protetto contro l’accesso con un filo

Tale indicazione viene aggiunta in coda alle due cifre (di cui agli elenchi precedenti) nel seguente modo: IPXXB (si sostituisce con una “X” una o entrambe le cifre caratteristiche che non interessa indicare).

Il grado di protezione IP è infine utilizzato anche per schermare l’ambiente circostante dalle parti elettriche ed evitare l’innesco di un incendio. In un luogo a maggior rischio in caso d’incendio (luogo marcio) di tipo C, ad esempio un deposito di materiale combustibile con classe del compartimento antincendio uguale o maggiore di 30, gli apparecchi di illuminazione devono avere grado di protezione almeno IP4X, per ostacolare la propagazione verso l’esterno di un principio di incendio che abbia origine all’interno dell’apparecchio stesso. Il grado di protezione IP4X è richiesto nei confronti delle parti attive e non delle lampade anche se, nel caso l’apparecchio disti dal materiale combustibile almeno 3 m in verticale oppure 1,5 m in pianta, tale restrizione non risulta essere più richiesta.

A questo punto, disponendo di un così dettagliato codice di identificazione, sembra quasi ovvio ritenere la comune indicazione “impianto stagno” priva di significato.

Ma allora perché non utilizzare il massimo livello di protezione per ogni componente installato?

Per due principali motivi: il primo legato all’aspetto economico, il secondo a quello tecnico.

Se si abbonda a favore della sicurezza, il componente elettrico diventa più costoso rendendo l’intera installazione più onerosa di quanto potrebbe essere effettuando una scelta coerente. Oltretutto l’elevato grado di protezione, riduce la capacità di un componente di dissipare il calore prodotto e quindi, spesso, risulta necessario ricorrere a metodi di circolazione forzata dell’aria per garantire temperature accettabili per il funzionamento delle apparecchiature.


Agostino Capasso